Mondadori compra i libri di Rizzoli, di Paolo Armelli
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Editoria, signora mia
di Paolo Armelli
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1, Mondadori compra i libri di Rizzoli
Dopo una trattativa di una decina di mesi e come era ormai chiaro a tutti, ieri sera è stato chiuso il contratto con cui Mondadori si compra i marchi della Rcs Libri (Rizzoli, Bompiani, Marsilio con Sonzogno, Fabbri) aggiungendoli ai già posseduti Mondadori Libri, Einaudi, Sperling&Kupfer, Piemme, Frassinelli. Costo dell’operazione: 127,5 milioni di euro. Antitrust permettendo.
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“Mondazzoli” sarebbe un colosso dalle dimensioni preoccupanti, tanto da sommare il 40% del mercato editoriale italiano (GeMs fa il 10%, Giunti il 6%, Feltrinelli il 4%). La concentrazione assumerebbe proporzioni abnormi non tanto – o non solo – dal punto di vista editoriale, ma soprattutto da quello della distribuzione e della vendita. (Un saluto ai librai indipendenti che ci seguono da casa.)
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Dall’accordo Mondadori-Rcs si è sfilato Roberto Calasso, che si ricompra il 58% di Adelphi precedentemente ceduto a Rcs. Prima ancora, quest’estate, si era chiamata fuori Rosellina Archinto riacquisendo le sue quote nella casa omonima. Sembrano ritornati a più miti consigli Elisabetta Sgarbi di Bompiani e Cesare de Michelis di Marsilio, che in passato si erano detti insofferenti alla fusione. Nessuna traccia, pare, anche degli intellettuali che a gennaio avevano firmato un appello anti-Mondazzoli (una delle loro preoccupazioni? I premi letterari).
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Nel frattempo De Carlo dice: “Mi sa che a questo punto mi autopubblico”.
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A proposito di Adelphi: online si fa un gran lodare dell’integrità di Calasso che si tiene la casa editrice invece di darla a B. Certo, quando l’aveva data a Rcs, mettendo le fotografie sulle copertine, i bolloni “Vintage” e i bordi dorati sulla Némirovsky, proliferando i vari Simenon, Fleming e Dennis dov’erano i pasionari adelphiani? (Che poi, sia chiaro, queste sono tutte scelte legittime e di mercato – necessarie nella situazione in cui versiamo, peraltro – ma evidenziano forse qual è il vero problema.)
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Il vero problema non è che le case editrici passano di mano, ma che in Italia non legge più nessuno. E gli editori rispondono alla crisi con gli accorpamenti mastodontici.
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In tutto ciò sarebbe da tenere d’occhio anche Giunti Editore, che potrebbe risultare un agile competitor. Da Mondadori, in qualità di direttore editoriale, è appena arrivato Antonio Franchini.
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Comunque ora potrete pubblicare il vostro romanzo impegnato per Einaudi, quello un po’ più romantico per Rizzoli, il vostro manuale per dimagrire in 7 minuti e mezzo per Piemme e la vostra fiaba di formazione per Fabbri senza neanche uscire da Segrate. Non mi lamenterei.
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Mondazzoli prima di Mondazzoli: qualche mese fa è uscita la storia della famiglia Rizzoli, scritta da Nicola Carraro (nipote di Angelo Rizzoli nonché marito di Mara Venier) e pubblicata da Mondadori. Chi pubblica invece la prossima attesissima biografia autorizzata di Berlusconi a firma di Alan Friedman? Rizzoli.
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(Mentre tutto il mondo si occupa dei libri, Rcs ha ceduto anche le sue partecipazioni nelle radio Finelco – Radio105, Rmc, Virgin Radio – in cui invece è entrata con una quota Mediaset, che probabilmente porterà in dote R101. Accorpamenti per accorpamenti.)
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Sui social si rincorrono le citazioni colte ad hoc: “Fragilità, il tuo nome è matrimonio” (Joyce); “È eccellente avere la forza d’un gigante, ma è tirannico usarla come un gigante” (Shakespeare).
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Nota a margine: non preoccupatevi inorriditi di Mondazzoli, quando poi comprate libri solo su Amazon. Le concentrazioni sono tali a prescindere.
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Nota della nota a margine: Comprate più libri.
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Editoria, signora mia
Note a margine di Paolo Armelli
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1, Mondadori compra i libri di Rizzoli